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      Che l'incurvatura dei cotiledoni verso la luce dipenda dall'illuminazione di una delle loro faccie tutta intera, o dal rimanere l'altra oscura, e non dall'azione dei raggi luminosi sopra una stretta zona longitudinale posta sulla linea di questi raggi, venne dimostrato dagli effetti che produsse la dipintura longitudinale con inchiostro della Cina di un lato di cinque cotiledoni di Phalaris. Dei cotiledoni in cui una metà era annerita, come abbiamo detto, furono posti sopra una tavola presso ad una finestra posta al N.-E., la faccia annerita era indifferentemente diretta a destra od a sinistra. Ne risultò che in luogo d'incurvarsi in linea retta verso la finestra, si allontanarono da essa, per inclinarsi verso la parte sprovveduta di nero descrivendo gli angoli seguenti: 35°, 83°, 31°, 43° e 39°. Bisogna notare che era quasi impossibile di annerire esattamente una metà dell'organo, o di collocare tutte queste pianticelle a sezione ovale perfettamente nella stessa posizione relativamente alla luce; è ciò che spiega la differenza che esiste fra gli angoli descritti. Cinque cotiledoni di avena furono inoltre trattati nello stesso modo, ma con maggior cura, ed essi s'inclinarono in una direzione laterale relativamente alla posizione della finestra, e verso la parte non dipinta secondo gli angoli di 41°, 44°, 55°, 51 e 57°. È facile di comprendere perchè i cotiledoni incurvandosi si allontanassero dalla finestra, poichè tutta la parte che non era stata annerita deve aver ricevuto una certa quantità di luce, mentre la parte opposta annerita non ne ebbe affatto.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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