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      La larghezza di queste fascie o striscie trasparenti variava fra 0,01 e 0,02 poll. Dei cotiledoni, le cui metà superiori erano chiuse in cotesti tubi, furono collocati davanti ad una finestra al S.-O., in posizione tale che le striscie trasparenti non guardassero direttamente la finestra, ma fossero collocate obliquamente verso un lato.
      Le pianticelle vennero esposte per 8 ore, e prima della fine di questo intervallo, le numerose altre pianticelle rimaste libere negli stessi vasi si erano inclinate fortemente verso la luce. In tali condizioni, le metà inferiori dei cotiledoni i cui apici erano rinchiusi nei tubi anneriti, rimasero tutto il tempo esposte al sole, mentre che le metà superiori non ricevevano che la luce diffusa dell'appartamento attraverso ad una strettissima fenditura. Se l'incurvatura della porzione inferiore fosse stata determinata dall'illuminazione di questa stessa parte, tutti i cotiledoni si sarebbero curvati verso la finestra; ma ciò non avvenne. Dei tubi simili a quelli che abbiamo descritti furono posti, più volte, sulle metà superiori di 27 cotiledoni; 14 di essi rimasero assolutamente verticali, così che la luce diffusa che penetrava per la fenditura laterale non era sufficiente per produrre un effetto qualsiasi; i cotiledoni si comportavano nella stessa guisa di quelli, la cui parte superiore era chiusa in tubi anneriti completamente. Le metà inferiori dei 13 altri non si curvarono direttamente verso la finestra, ma obliquamente verso di essa; uno formava colla direzione di essa un angolo di 18° soltanto, ma 12 originarono degli angoli che variavano fra 45° e 62°. Al principio dell'esperienza erano stati fissati nella terra degli spilli nella direzione delle fenditure dei tubi, e da questa parte soltanto entrava una piccola quantità di luce.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766