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      Nello stesso tempo, le estremità di 54 altre radichette esposte nelle medesime condizioni, furono leggermente toccate col nitrato d'argento. Esse si annerirono sopra una lunghezza di mm. 0,05 a mm. 0,7, e probabilmente furono bruciate; ma potemmo osservare che ciò non portava un ostacolo essenziale all'accrescimento della parte superiore, poichè parecchie che furono misurate, si allungarono, in 8 o 9 ore soltanto, di 5 a 7 mm. Sulle 54 radichette cauterizzate, un caso rimase dubbio; 25 si curvarono per allontanarsi dalla luce come al solito; e 28, ossia più di metà, non mostrarono la minima tendenza all'afeliotropismo. Vi era una differenza notevole, di cui non potemmo scoprire la causa, fra i risultati delle esperienze fatte verso la fine d'aprile e alla metà di settembre. Quindici radichette (prese fra le 54) furono cauterizzate in questa prima epoca ed esposte al sole; su questo numero, 12 non furono afeliotropiche, 2 lo furono ancora, ed 1 rimase dubbia. In settembre, 39 radichette cauterizzate furono esposte alla luce da Nord ad una temperatura conveniente; 23 rimasero afeliotropiche come al solito, e 16 soltanto non mostrarono alcuna incurvatura. Se consideriamo insieme i risultati ottenuti in queste due epoche, non possiamo dubitare che la distruzione dell'estremità sopra una lunghezza di meno d'un millimetro abbia tolta, nella metà dei casi osservati, la sensibilità all'azione luminosa. È probabile che se le estremità fossero state cauterizzate sopra una lunghezza di 1 mm. intero, ogni traccia d'afeliotropismo sarebbe scomparsa.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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