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      Si può supporre che quantunque l'applicazione d'un caustico non arresti l'accrescimento, esso possa però ritardarlo abbastanza per impedire il movimento nella parte superiore; ma bisogna respingere questa supposizione, poichè abbiamo visto, e vedremo ancora, che la cauterizzazione di un lato dell'estremità di parecchie specie di radichette determina effettivamente un movimento. Ci pare dunque necessario di concludere, che la sensibilità all'azione luminosa risiede nell'estremità della radichetta di Sinapis alba, e che quest'estremità, quando è stata in qualche modo eccitata, trasmette l'eccitazione alla parte superiore determinandone l'incurvatura. Da tale punto di vista, questo caso è parallelo a quello delle radichette di diverse piante, le cui estremità sono sensibili al contatto, ad altri eccitanti e alla gravità, come lo dimostreremo nell'undicesimo capitolo.
     
      OSSERVAZIONI FINALI E RIASSUNTO DEL CAPITOLO.
     
      Non sappiamo se sia una regola generale per le pianticelle, che l'illuminazione della parte superiore determina l'incurvatura della inferiore. Ma siccome questo fenomeno si è prodotto nelle quattro specie che abbiamo esaminate, che appartengono alle famiglie ben distinte delle Graminacee, delle Crucifere e delle Chenopodiacee, è probabile che sia molto diffuso. È quasi impossibile che questo fenomeno non sia di una certa utilità per le pianticelle, perchè le aiuta a trovare il cammino più corto che dal seme sotterrato mette alla luce, per la stessa ragione per cui gli occhi degli animali inferiori che strisciano sono posti all'estremità anteriore del loro corpo.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Sinapis Graminacee Crucifere Chenopodiacee