Nello stesso tempo che si estende e si accelera il movimento verso la luce, quello nel senso opposto è diminuito e ritardato ed infine arrestato. I movimenti a zig-zag verso ambedue i lati diminuiscono pure gradatamente, ed infine il cammino diviene assolutamente rettilineo. È così che sotto l'influenza di una luce abbastanza forte non vi ha alcun dispendio inutile di energia.
Siccome nelle piante ogni carattere è più o meno variabile, non era difficile ammettere, che i movimenti circumnutanti avessero potuto accrescersi o modificarsi allo scopo di ottenere un vantaggio per la conservazione degli individui nei quali si producevano le variazioni favorevoli. L'eredità dei movimenti abituali è un elemento necessario per questo processo di selezione o di sopravvivenza del più adatto, e noi abbiamo visto che vi sono buone ragioni per credere, che i movimenti abituali sieno nelle piante ereditari. Nelle specie rampicanti, i movimenti circumnutanti hanno aumentato di ampiezza e sono divenuti più circolari: lo stimolo è qui interno od innato; nelle piante che dormono i movimenti dopo di aver aumentato di ampiezza, hanno spesso cambiato di direzione; qui lo stimolo è l'alternarsi della luce e dell'oscurità, aiutato però dall'eredità. Nel caso dell'eliotropismo, lo stimolo è l'illuminazione ineguale delle due faccie della pianta, che determina, come nei casi precedenti, una modificazione del movimento circumnutante proprio a far inclinare gli organi verso la luce. Una pianta, che per le cause che abbiamo esposte, è divenuta eliotropica, può facilmente perdere questa tendenza, se noi giudichiamo dai casi che abbiamo enumerati più sopra, appena diviene inutile o dannosa.
| |
|