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      Nelle 9 ore che seguirono circumnutò regolarmente, e descrisse 3 grandi ellissi. In questo caso l'apogeotropismo, benchè agisse secondo un angolo poco favorevole, aveva completamente distrutto il movimento di circumnutazione.
      Gl'ipocotili di Beta vulgaris sono assai sensibili all'apogeotropismo. Una pianticella fu posta in modo da formare, al disotto dell'orizzonte, un angolo di 19°. Discese in principio un poco (fig. 183) in causa, senza dubbio, del suo peso; ma siccome si trovava in circumnutazione, la linea era obliqua. Nelle 3 ore ed 8 m. che seguirono si elevò in linea quasi retta, descrivendo un angolo di 109°; era allora (12 ore 3 m. pom.) perpendicolare. Continuò per 55 m. a muoversi nella stessa direzione generale al di là della perpendicolare, ma descrivendo delle linee a zig-zag. Ritornò in seguito sui suoi passi seguendo una linea ondulosa, poi si mise a circumnutare regolarmente e nel resto della giornata descrisse 3 ellissi. Bisogna notare che nella figura le ellissi hanno una grandezza esagerata relativamente alla lunghezza della linea diretta in alto, e ciò in causa della posizione delle lamine di vetro verticale e orizzontale. Un altro ipocotilo abbastanza vecchio fu posto in modo da non allontanarsi dalla perpendicolare che di 31°; in questa posizione, l'apogeotropismo non agiva che poco; così il suo cammino fu debolmente a zig-zag.
      I cotiledoni inguainati di Phalaris canariensis sono assai sensibili all'apogeotropismo. Uno di questi organi fu posto in modo da formare un angolo di 40° sotto all'orizzonte.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Beta Phalaris Bisogna