Durante le 11 ore che seguirono, l'ipocotilo circumnutò descrivendo delle figure irregolari, di cui ciascuna era un poco più elevata della precedente. Durante la notte ed al mattino successivo continuò ad elevarsi a zig-zag, l'apogeotropismo continuando ad esercitare la sua azione. Alla fine delle nostre osservazioni, dopo 23 ore (vedasi il più alto punto nel disegno), l'ipocotilo era ancora a 32° dalla perpendicolare. Non si poteva quasi dubitare, che sarebbe da ultimo pervenuto alla verticale descrivendo un certo numero di nuove ellissi irregolari poste una al disopra dell'altra.
L'apogeotropismo ritardato dall'eliotropismo. - Quando il fusto di una pianta s'inclina di giorno verso una luce laterale, il movimento è contrariato dall'apogeotropismo; ma a misura che la luce diminuisce nella sera, l'apogeotropismo prende poco a poco il vantaggio e porta il fusto in una posizione verticale. Noi abbiamo qui dunque un'ultima occasione per osservare, come l'apogeotropismo agisca quando è quasi controbilanciato da una forza opposta. Per esempio, la plumula di Tropæolum majus (vedi più sopra fig. 175), si dirigeva nella sera verso la luce in linea ondulosa fino alle 6,45, poi ritornava sui suoi passi fino alle 10,40 descrivendo delle linee a zig-zag ed una ellisse di dimensioni considerevoli. L'ipocotilo di Brassica oleracea (vedi più sopra la fig. 173) aveva verso la luce un movimento rettilineo fino alle 5,15 di sera, poi rifaceva la via percorsa inclinandosi ad angolo nel suo cammino di ritorno, quindi si dirigeva di nuovo per poco tempo verso la sorgente luminosa.
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Tropæolum Brassica
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