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      Il caso più curioso che conosciamo di questa differenza di sensibilità alla gravitazione, e per conseguenza di movimento nelle diverse parti di uno stesso organo, è quello che offrono i picciuoli dei cotiledoni d'Ipomæa leptophylla. La parte basilare, unita sopra una debole lunghezza all'ipocotilo poco sviluppato e alla radichetta, si mostra fortemente geotropica; al contrario, la parte superiore tutt'intera è apogeotropica. Ma dopo un certo tempo, una parte situata presso al lembo dei cotiledoni, subisce l'azione dell'epinastia e si curva in basso affine di poter uscire da terra in forma d'arco; in seguito essa si raddrizza e subisce di nuovo l'azione dell'apogeotropismo.
      Un ramo di Cucurbita ovifera posto orizzontalmente si dirigeva per 7 ore verso l'alto in linea retta, fino a formare un angolo di 40° al disopra dell'orizzonte; si mise allora a circumnutare, come se per sua natura non avesse alcuna tendenza ad elevarsi maggiormente. Un altro ramo verticale fu fissato ad un bastone in prossimità della base di un viticcio, ed il vaso venne coricato orizzontalmente nell'oscurità. In questa posizione, il viticcio circumnutava; esso descrisse in 44 ore parecchie grandi ellissi, e si comportò egualmente nel giorno successivo; ma nel corso di questo tempo non si mostrò punto impressionato dall'apogeotropismo. D'altra parte, quando fissammo i rami di un'altra Cucurbitacea, Echinocystis lobata, nell'oscurità in modo che i viticci fossero inclinati al disotto dell'orizzonte, questi ultimi cominciarono immediatamente a curvarsi in alto, e compiendo questo movimento, cessarono di circumnutare in modo manifesto; ma appena divenuti orizzontali, ricominciarono visibilmente il loro movimento di rivoluzione.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Ipomæa Cucurbita Cucurbitacea Echinocystis