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      Levammo per conseguenza le estremità di 7 cotiledoni di Phalaris, sopra una lunghezza che, in 3 casi, era di 0,2 poll., e nei quattro altri di 0,14, 0,12, 0,1, e 0,07 poll. Ma questi cotiledoni, distesi orizzontalmente, si curvarono in alto così nettamente come quelli che erano rimasti intatti negli stessi vasi, ciò che mostra che la sensibilità alla gravità non è localizzata nell'apice.
      GEOTROPISMO.
      Questo movimento è direttamente opposto all'apogeotropismo. Molti organi si curvano in basso sotto l'azione dell'epinastia o dell'afeliotropismo, o del proprio peso; ma non incontriamo negli organi aerei che pochissimi casi di un movimento di discesa dovuto al geotropismo. Daremo per altro degli esempi quanto prima parlando del Trifolium subterraneum e probabilmente dell'Arachis hypogæa.
      D'altra parte, tutte le radici che penetrano nel suolo (compresivi i picciuoli modificati di Megarrhiza e d'Ipomæa leptophylla) sono guidate dal geotropismo nel loro cammino in basso, e ciò dicasi pure di molte radici aeree; mentre che altre, come quelle di edera, sembrano indifferenti alla sua azione. Abbiamo descritto nel nostro primo capitolo i movimenti delle radichette di diverse pianti-celle, dove possiamo vedere (fig. 1), come una radichetta di cavolo circurmnutava quando era posta verticalmente in modo da non subire che debolmente l'azione geotropica; e come un'altra (fig. 2), posta dapprima in una posizione inclinata, discendeva descrivendo delle linee a zig-zag rimanendo talvolta stazionaria per un certo tempo.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Phalaris Trifolium Arachis Megarrhiza Ipomæa