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      Essi sono così disposti in modo da soffrire la minor possibile resistenza nel penetrare nel suolo, benchè il diametro dell'infiorescenza sia ancora considerevole. Descriveremo ora i modi, coi quali si effettua questa penetrazione. Le infiorescenze possono sprofondarsi nella terra ordinaria dei giardini ed assai debolmente nella sabbia o nella cenere fina assai fortemente compressa. La profondità alla quale penetravano, misurata dalla superficie alla base dell'infiorescenza, variava, fra 1/4 e 1/2 poll.; in un caso essa sorpassava 0,6 poll. Una infiorescenza di una pianta conservata nella casa si sommerse parzialmente nella sabbia in 6 ore; dopo 3 giorni non si vedevano più all'esterno che le estremità dei calici volti indietro, e dopo 6 giorni, ogni infiorescenza era scomparsa. Ma crediamo, in seguito ad osservazioni da noi fatte, che per le piante esposte in pien'aria, il tempo necessarie sia molto più breve.
      Quando le infiorescenze si sono celate sotterra, i fiori centrali abortiti aumentano nella lunghezza e rigidità notevolmente e si rendono bianchi. Essi si curvano gradatamente, l'uno dopo l'altro, verso l'alto, ossia verso il peduncolo, come l'avevano fatto in principio i fiori perfetti. In questo movimento, le prominenze a uncini della sommità portano con sè una certa quantità di terra. È così che. una infiorescenza che è rimasta sotto terra un tempo sufficiente, forma una palla di dimensioni abbastanza considerevoli; questa palla è composta di fiori abortiti, separati gli uni dagli altri dalla terra, e circondano le piccole cassule (prodotte da fiori perfetti) che si trovano poste intorno alla parte superiore del peduncolo e le chiudono strettamente.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766