In luogo di tagliare le estremità come nelle nostre prime esperienze, procurammo allora di toccare col caustico, usando le precauzioni esposte più sopra, delle radichette distese orizzontalmente; ma dobbiamo fare su questo proposito alcune osservazioni preliminari. Si può obbiettare che il caustico potrebbe danneggiare le radichette, ed impedire la loro incurvatura; ma noi abbiamo visto nel capitolo precedente, con molta evidenza che la cauterizzazione laterale delle estremità delle radichette verticali non impedisce la curvatura e che tale incurvatura si produce nel senso opposto alla parte cauterizzata. Procurammo pure di toccare contemporaneamente la faccia superiore e la faccia inferiore delle radichette di fava distese orizzontalmente nella terra umida. Le estremità di tre furono toccate sulla faccia superiore, ciò che doveva aiutare l'incurvatura geotropica; le 3 altre nella faccia inferiore, ciò che doveva contrariare l'incurvatura verso il basso; tre rimasero intatte come controllo. Dopo 4 ore pregammo un osservatore disinteressato di scegliere fra le nove radichette quelle due nelle quali l'incurvatura era maggiore, e le due che avevano l'incurvatura più debole. Per queste ultime egli scelse due di quelle che erano state toccate alla faccia inferiore, e per le prime due di quelle che erano state toccate alla faccia superiore. Daremo più avanti i risultati di esperienze analoghe, ed ancora più spiccate, fatte sopra il Pisum sativum e Cucurbita ovifera. Possiamo dunque con tutta sicurezza affermare che l'applicazione di un caustico sull'estremità della radichetta non impedisce la sua incurvatura.
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Pisum Cucurbita
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