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      Nelle esperienze che seguono toccammo appena col caustico le estremità delle giovani radichette distese orizzontalmente; il caustico fu mosso trasversalmente in modo che la cauterizzazione si estese intorno all'estremità, in modo simmetrico al più possibile. Le radichette furono allora sospese sopra l'acqua in un vaso chiuso in cui la temperatura era mantenuta abbastanza bassa (55°-59°F.). Trovammo infatti che le radichette erano più sensibili al contatto ad una temperatura piuttosto bassa che alta, e pensammo che la stessa regola doveva applicarsi al geotropismo. In un'esperienza eccezionale 9 radichette (un po' troppo vecchie perchè erano pervenute alla lunghezza di 3 a 5 cm.) furono distese orizzontalmente nella terra umida dopo la cauterizzazione delle loro estremità, e assoggettate ad una temperatura troppo alta (20°C.). Per conseguenza il risultato ottenuto non fu così spiccato che nei casi seguenti: tuttavia quando si esaminarono sei di esse, dopo 9 ore e 40 minuti non mostravano alcun indizio d'incurvatura geotropica; però dopo 24 ore, quando esaminammo le 9, due soltanto erano rimaste orizzontali, 2 mostravano alcune traccie di geotropismo, e 5 erano leggermente o moderatamente geotropiche, ma in modo che non erano confrontabili a quelle degli esemplari di controllo. Erano stati tracciati dei segni sopra 7 di queste radichette cauterizzate a 10 mm. dall'estremità, comprendendo tutta la porzione in via di accrescimento; dopo le 24 ore questa parte aveva una lunghezza media di 37 mm.; essa aveva dunque aumentato più di tre volte e mezza la sua lunghezza primitiva; bisogna ricordarsi però che le fave erano esposte ad una temperatura abbastanza elevata.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766