Se teniamo conto di tutti questi fatti dobbiamo concludere, che nelle condizioni normali l'incurvatura geotropica della radice è dovuta ad un'influenza trasmessa dall'estremità alle parti vicine dove si produce la curvatura, e che quando l'estremità della radice è cauterizzata, non è capace di produrre l'eccitazione necessaria perchè avvenga l'incurvatura geotropica.
Siccome osservammo che il grasso è dannoso a certe piante, volemmo esperimentare il suo effetto sulle radichette. Quando i cotiledoni di Phalaris e d'Avena erano coperti di grasso sopra una faccia, l'accrescimento di questa era completamente arrestato o fortemente ritardato, e siccome la faccia opposta continuava a crescere, i cotiledoni così trattati si curvavano verso il lato coperto di grasso. Questa stessa sostanza bruciava gl'ipocotili delicati e le giovani foglie di certe piante. La materia grassa da noi impiegata era composta di una mescolanza di nero fumo e d'olio d'oliva, di cui la consistenza era tale che non si poteva estenderla in strato grosso. Le estremità di 5 radichette di fava furono unte di questa materia sopra una lunghezza di 3 mm., e con nostra grande sorpresa questa parte pervenne in 23 ore ad una lunghezza di 7,1 mm., lo strato forte di grasso era stirato in modo curioso. Non poteva dunque avere ritardato molto, se pure l'aveva ritardato, l'accrescimento della parte terminale della radichetta. Avuto riguardo al geotropismo, le estremità delle sette radichette distese orizzontalmente furono spalmate sopra una lunghezza di 2 mm., e dopo 24 ore non si poteva scorgere alcuna differenza netta fra la loro incurvatura e quella di un numero eguale di esemplari di controllo.
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Phalaris Avena
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