Essendo la presenza della circumnutazione universale, possiamo comprendere come sia accaduto che dei movimenti della stessa natura abbiano potuto prodursi nei membri più distinti di tutta la serie vegetale. Non bisogna supporre però che tutti i movimenti delle piante sieno delle modificazioni della circumnutazione; vedremo infatti che vi sono delle ragioni per credere che non è così.
Dopo queste poche osservazioni preliminari, immaginiamo di prendere un seme che germogli, e consideriamo la parte che hanno nella vita della pianta i diversi modi del movimento. Il primo cambiamento che si produce nel seme è l'uscita della radichetta che comincia ben presto a circumnutare. Questo movimento è immediatamente modificato dalla gravità, e diviene geotropico. Supponendo dunque che il seme giaccia alla superficie del suolo, la radichetta s'inclina fortemente verso il basso, seguendo un cammino più o meno a spirale, come l'abbiamo visto sopra dei vetri anneriti. La sensibilità all'azione della gravità risiede nell'estremità, e si è questa che trasmette l'eccitazione alle parti vicine, determinando la loro incurvatura. Dacchè l'estremità, protetta dalla piloriza, raggiunge la superficie del suolo, se quest'ultimo è umido o friabile, vi penetra, il quale atto pareva aiutato dal movimento di rivoluzione, o di circumnutazione dell'estremità radicolare. Se la superficie compatta non si lascia penetrare facilmente, il seme stesso, nel caso in cui non sia troppo pesante, si trova spostato o sollevato dall'accrescersi ed allungarsi della radichetta.
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