Ma, in natura, i semi sono spesso coperti di terra o d'altre materie, essi cadono in crepacci, ecc., ciò che loro fornisce un punto di resistenza, e permette alla radichetta di penetrare agevolmente nel suolo. Ma anche per i semi che giacciono alla superficie, esiste un ausiliario di un'altra natura; molti peli assai fini, emessi dalla parte superiore della radichetta, s'attaccano fortemente alle pietre od agli altri oggetti che si trovano in prossimità; essi possono fissarsi anche sul vetro. È così che è trattenuta la parte superiore finchè la radichetta si sprofonda nel suolo. La fissazione dei peli radicolari si effettua con la liquefazione della superficie esterna cellulare delle cellule, e colla susseguente solidificazione della materia liquefatta. Questo curioso processo si produce, secondo ogni probabilità, non tanto per fissare la radichetta sugli oggetti superficiali, quanto piuttosto per portar i peli in intimo contatto colle particelle nel suolo, e permettere loro di assorbire lo strato d'acqua che circonda queste particelle, colle materie che tiene disciolte.
Quando la radichetta è penetrata ad una piccola profondità nel suolo, il suo spessore crescente unitamente ai peli radicolari la mantiene in posto, e allora la forza esercitata dall'accrescimento longitudinale della radichetta la porta ad una profondità maggiore. Questa forza, combinata a quella che proviene dall'accrescimento trasversale, permette alla radichetta di agire come un cuneo; anche una radice di sviluppo moderato, come quella di Vicia faba, può spostare un peso di parecchie libbre.
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Vicia
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