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      Una struttura circa eguale ci è offerta dalla Mimosa pudica, e da alcune altre piante. Prima che i cotiledoni si sieno completamente distesi e siensi resi divergenti, l'ipocotilo si raddrizza generalmente in causa di un accrescimento maggiore sulla faccia concava, ossia di un procedimento inverso di quello che ha determinato l'incurvatura. In ultimo luogo non resta alcuna traccia dell'incurvatura primitiva, se si eccettua il cotiledone fogliaceo del bulbo.
      I cotiledoni possono allora compiere le funzioni delle foglie e decomporre l'acido carbonico; essi forniscono pure, alle altre parti della pianta, gli alimenti che spesso racchiudono. Quando questa riserva nutritiva è considerevole, rimangono generalmente nascosti sotto terra in causa del debole sviluppo dell'ipocotilo, e possono così più facilmente evitare di essere distrutti dagli animali. Accade talvolta che sotto l'influenza di condizioni non conosciute, gli alimenti s'accumulano nell'ipocotilo o nella radichetta, ed allora uno dei cotiledoni, od anche tutti due, rimangono rudimentali: abbiamo citato parecchi esempi di questa natura. È probabile che il modo straordinario di germinazione proprio alla Megarrhiza Californica, Ipomæa leptophylla e pandurata e alla Quercus virens, sia in connessione col celarsi delle radici a tubero che nella giovane età sono riccamente provviste di sostanze nutritive. In queste piante infatti i picciuoli dei cotiledoni che escono in principio dal seme, sono terminati da una piccola radichetta e dall'ipocotilo.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Mimosa Megarrhiza Californica Ipomæa Quercus