Fu levata dal suolo una forte pianta, lavata per asportare la terra, quindi posta, durante la mattina, sopra una lamina asciutta di vetro, coperta da una campana pure di vetro: al mattino successivo essa aveva secreto una grande fiasca di acqua. La lamina di vetro venne asciugata, e durante le 7 od 8 ore che seguirono, ne fu secreta un'altra piccola fiasca; dopo 16 altre ore, vi erano diverse larghe goccie. Si lavò allora un'altra pianta più piccola, che venne quindi collocata in un gran vaso, che rimase inclinato durante un'ora; dopo questo tempo non discendeva più acqua. Il vaso fu quindi raddrizzato e chiuso; 23 ore dopo, furono raccolte sul fondo due dramme d'acqua, e poca di più dopo 25 altre ore. I fusti fioriferi furono poscia tagliati, poichè non prendevano parte alla secrezione, e trovammo che la porzione sotterranea pesava 106 gr. 8 (1611 grani), e l'acqua secreta durante le 48 ore, 11 gr. 9 (183 grani), ossia un nono del peso totale della pianta, eccettuati i fusti fioriferi. È mestieri ricordare che le piante, nel loro stato naturale, secernerebbero probabilmente in 48 ore una quantità d'acqua maggiore della sopra indicata, poichè le loro radici continuerebbero durante tutto il tempo ad assorbire il succo della pianta sulla quale sono parassite.
(25) Die Schutzeinrichtungen in der Entwickelung der Keimpflanze, 1877. Questo interessante saggio ci ha molto insegnato, benchè le nostre osservazioni ci sembrino in parecchi punti diverse da quelle dell'autore.
(26) Arbeiten des bot.
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