Sembrerebbe che la chiarezza del sole esercitasse una grande influenza sull'apertura e chiusura delle foglioline.
      (107) Ann. des Sc. Nat. Bot. (5a Serie), IX, 1868, p. 368.
      (108) Flora, p. 497.
      (109) Die Period. Bewegungen, 1875, pp. 35, 52.
      (110) DUCHARTRE, Eléments de Botanique, 1867, p. 349.
      (111) Ibid., p. 347.
      (112) Ann. des Sc. Nat. Bot., 5a serie, IX, 1868.
      (113) Die Period. Bewegungen, p. 35.
      (114) Die Period. Bewegungen, p. 39.
      (115) Desmodium vespertilionis č strettamente legato al D. gyrans, e questa specie non sembrava portare che occasionalmente delle foglioline rudimentali (DUCHARTRE, Elém. de Bot., 1867, p. 353).
      (116) Da quanto mi disse Dyer, Bentham crede che la C. floribunda (arbusto molto comune nelle serre) sia un ibrido proveniente dalla Francia, e che si avvicini molto alla C. lćvigata. Č fuori di dubbio che questa specie č la stessa che Lindley ha descritto (Bot. Reg., Tab. 1422) come C. Hebertiana.
      (117) THISELTON DYER c'informa che questa pianta peruviana (che ci era stata spedita da Kew) č considerata da Bentham (Trans. Linn, Soc., vol. XXX, p. 390) come "la specie o la varietŕ che rappresenta piů comunemente la M. sensitiva dei nostri giardini".
      (118) Die Period. Beweg., p. 159.
      (119) Comples rend., gennaio 1876, p. 171.
      (120) A. BRONGNIART ha osservato per il primo che le foglie di questa pianta e quelle di Marsilea dormono: vedi Bulletin de la Soc. Bot. de France, t. VII, 1860, p. 470.
      (121) Die Periodischen Bewegungen der Blattorgane, 1875, p. 30 e in altri luoghi.