Il naturalista inglese, per comprendere la forma e la distribuzione geografica degli atoll e degli altri banchi di corallo, ricorre al lento abbassamento del fondo del mare, combinato colla tendenza dei polipi di avvicinarsi alla superficie delle acque, perchè incapaci di vivere a grande profondità, e coll’azione dei marosi che favoriscono lo sviluppo di questi animali; e viene in pari tempo a confermare, quanto il Lyell ed altri avevano asserito, che cioè la crosta terrestre non è immobile, ma ondeggia, sebbene con estrema lentezza ed in misura limitata, sollevandosi in alcuni luoghi ed abbassandosi in altri.
L’ultima opera del Darwin tratta della formazione della terra vegetale per l’azione dei vermi. Nessuno avrebbe attribuito a questi animali negletti e spregiati una qualsivoglia importanza nell’economia naturale, se il naturalista inglese non avesse dimostrato con indagini pazientissime, che essi producono quell’humus che è solcato dall’aratro dell’agricoltore, e nel quale nascono e crescono le piante più necessarie al benessere sociale. Invero, i lombrichi ingoiano negli strati profondi del suolo la terra che li circonda, la fanno passare pel loro apparecchio digerente depauperandola di alcuni elementi organici ed arricchendola di altri, salgono poi alla superficie, e la vuotano all’esterno triturata, raffinata e concimata. Se in tal guisa questi umili esseri esercitano un’azione benefica, è sorto d’altra parte il sospetto, che in determinate condizioni potessero tornare dannosi alla pubblica igiene, poichè non sarebbe impossibile che nei luoghi di sepoltura portassero i miasmi dalla profondità del sepolcro alla superficie del suolo, ed agevolassero così il loro sviluppo, e la loro diffusione nelle acque che servono di alimento.
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Lyell Darwin
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