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      Quanto ai frangenti ve ne sono pochi la cui struttura4 abbia bisogno di spiegazioni; e il loro nome esprime la loro estensione relativamente debole. Differiscono dalle barriere in ciò che sono vicini alle coste, e non lasciano tra loro e la riva un largo e profondo canale d’acqua. Si rinvengono pure degli scogli intorno ai banchi di sedimento sommersi ed alle roccie basse dilavate; altri sono distribuiti assai irregolarmente nei seni dove il mare è assai poco profondo, hanno molti rapporti colle scogliere frangenti, ma sono relativamente di poco interesse.
      Ho consacrato un capitolo separato a ciascuna delle classi qui sopra; ho descritto, come tipi alcuni banchi o isole sulle quali avevo più cognizione, ed in seguito le ho confrontate con altre del medesimo genere. Quantunque questa classificazione sia vantaggiosa, perchè chiara e comprende la maggior parte dei banchi di corallo esistenti nel mare aperto, si può ammettere una divisione più fondamentale, distinguendo da una parte le barriere in forma di atoll, nelle quali sembra abbastanza difficile il decidere intorno alla natura del suolo sul quale hanno dovuto in principio formarsi ed accrescersi, e dall’altra le scogliere frangenti nelle quali, in causa della natura del declivio della costa vicina, tale difficoltà non esiste.
      Le due tinte azzurre e la tinta rossa rappresentano sulla carta (Tav. III) questa divisione importante, tale quale è spiegata al principio dell’ultimo capitolo. Nell’appendice ho brevemente descritto, in ordine geografico, ogni banco di corallo esistente, eccettuati alcuni della costa del Brasile non compresi nella carta, ed ho spinto la mia descrizione tanto avanti quanto me lo permettevano le mie informazioni.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Tav Brasile