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      La struttura del corallo, nel conglomerato è stata generalmente assai velata dall’infiltrazione di una materia calcarea spatica, ed ho potuto raccogliere una serie interessante di esemplari incominciando dai frammenti di corallo inalterato e terminando con altri ove non si poteva scoprire ad occhio nudo traccia di struttura organica. In alcuni di questi campioni, mi fu impossibile, anche coll’aiuto di una lente, e bagnandoli, di distinguere la linea di separazione del corallo alterato dal calcare spatico. Molti di questi blocchi di corallo che giacevano isolati sulla riva, avevano la loro porzione centrale alterata ed infiltrata.
      Non mi resta ora che di descrivere la laguna; essa è molto meno profonda di quella della maggior parte degli atoll di estensione considerevole. La porzione di sud è quasi riempiuta di secche di fango e di campi di corallo, morto e vivo; ma si trovano pure degli spazi notevoli, di 3 e 4 tese, e dei bacini più piccoli, i quali sono profondi da 8 a 10 tese. Probabilmente la metà circa della sua estensione si compone di sedimento e l’altra metà di secche di corallo. I coralli componenti questi banchi hanno un aspetto affatto differente da quello che presentano quelli dell’esterno. Vi si trovano numerose specie e molte di esse sono a rami sottili. La Meandrina però vive nella laguna e numerose grandi masse di questo corallo si trovano staccate o quasi staccate dal fondo che loro serviva di base. Gli altri polipi più comuni sono tre specie assai vicine alle vere Madrepore a ranni sottili.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Meandrina Madrepore