Oltre allo accrescimento della terra ferma, indicato dai fatti che precedono il solido banco esterno sembra essersi accresciuto per difuori. Dalla parte ovest dell’atoll, il «piano» che si estende fra il margine del banco e la riva è assai largo; e davanti alla vera riva, di cui la base è formata di conglomerato, si trova in molte località un letto di sabbia e di frammenti staccati, nel quale hanno preso radice degli alberi, e che probabilmente non è raggiunto dalle onde, nemmeno ad alta marea. È evidente che qualche cambiamento è avvenuto dopo che le onde hanno formato la riva interna: si può vedere in modo certo che anticamente le onde sbattevano violentemente contro di essa, dalla presenza in un certo luogo di un conglomerato assai grosso e dilavato dall’acqua, ma attualmente protetto dalla vegetazione e da un banco di sabbia; che poi battessero contro di lui nello stesso modo particolare, nel quale le onde dal lato del vento battono obliquamente sull’orlo del banco, emergeva da ciò che il conglomerato era roso in modo da formare una guglia che in analoga maniera obliqua sporgeva dal lido. Questo regredire della linea di azione delle onde di alta marea può essere attribuito sia al fatto che la superficie del banco, situata davanti agli isolotti, dopo di essere stata in principio sommersa, si è in seguito innalzata per l’accumularsi dei frammenti, sia per il fatto che i muri di corallo crebbero al margine verso l’esterno. Si può appena dubitare che questa parte sia in via di accrescimento all’esterno, in causa dell’esistenza di dighe di polipi, le cui estremità sembrano di essere perite da poco tempo, mentre che soltanto a 3 o 4 pollici più in basso, i loro fianchi si sono ingrossati da uno strato recente di corallo vivente.
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