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      Ma questa ipotesi trova una difficoltà che non debbo passare sotto silenzio.
      Se tutto od una gran parte del «piano» fosse stato formato da un accrescimento verso l’esterno dell’orlo, ogni orlo successivo avrebbe dovuto naturalmente essere stato rivestito dalle Nullipore, ed una porzione equivalente di questa superficie sarebbe stata di un’altezza eguale alla zona attuale delle Nullipore viventi: questo, come si vede dalla sezione, non è il caso. Tuttavia è evidente, in causa dell’aspetto alterato del «piano» e delle sue prime ineguaglianze colmate, che la sua superficie sia stata assai modificata, ed è possibile che le parti interne della zona delle Nullipore, morendo mano mano che i banchi s’accrescono all’esterno, sieno state logorate dal frangersi delle onde. Se ciò non è accaduto, il banco non può essersi accresciuto esternamente in larghezza da nessuna parte dopo la sua formazione, o almeno dopo che le Nullipore hanno originato sul suo orlo un rivestimento convesso; giacchè lo strato così formato, e che si eleva a circa 2 o 3 piedi al disopra delle altre parti del banco, non ha in nessun punto più 20 yards di larghezza.
      Fin qui abbiamo passato in rivista dei fatti che dimostrano, con più o meno probabilità, un accrescimento del diametro dell’atoll; ma ve ne sono altri che sembrano avere una tendenza opposta. Dalla parte di sud-est, il luogotenente Sulivan, alla gentilezza del quale io sono debitore di un gran numero di osservazioni interessanti, trovò il conglomerato (D nella sezione fig.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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