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      Nelle acque calme della laguna, in comunicazione con un grande oceano, e a livello per conseguenza costante, sembra assai poco probabile che abbia potuto prodursi, in un periodo limitato, un cambiamento abbastanza notevole nelle correnti perchè il mare si distenda sulla terra da tutte le parti. Dalle considerazioni precedenti ho concluso che l’atoll ha probabilmente subito ultimamente un leggero abbassamento; e questa, conclusione è sorretta dal fatto che nel 1834, due anni prima della nostra visita, l’isola era stata scossa da un forte terremoto, e da due altri più deboli nel corso dei dieci anni precedenti. Se durante queste perturbazioni sotterranee l’atoll si è abbassato, il movimento di discesa deve essere stato debolissimo, come possiamo giudicarlo dai campi di corallo vivente, i quali giungono alla superficie della laguna, e dalle onde impetuose dell’ovest che non hanno ancora riguadagnato la linea della loro azione d’altra volta. L’abbassamento deve pure essere stato preceduto da un lungo periodo di riposo, durante il quale gli isolotti pervennero alla loro grandezza attuale, e la parte vivente del banco crebbe sia verso la porzione superiore, sia, come ritengo, verso l’esterno, e raggiunse la distanza alla quale è attualmente dalla riva.
      Che questo modo di vedere sia corretto o no, i fenomeni che ho ricordati sono degni di attenzione, inquantochè ci mostrano, di quali lotte violenti queste basse formazioni di corallo sieno il teatro tra i due potenti elementi, la terra e l’acqua esattamente equilibrati.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343