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      Per dare un’idea dell’esiguità della superficie totale del banco annulare e della terra, nelle isole di questo gruppo, posso citare, dal viaggio di Lutké, l’osservazione seguente: Se i quarantatre cerchi o atoll dell’arcipelago Carolina fossero posti concentrici gli uni agli altri all’altezza di un campanile e nel centro di Pietroburgo, il loro insieme non coprirebbe la città e i suoi sobborghi.
      La forma del fondo marino, tal quale è data dal capitano Beechey, nelle sue sezioni degli atoll del Basso Arcipelago, coincide perfettamente con quella più oltre descritta a proposito dell’atoll Keeling: esso discende con dolce pendìo a circa venti tese di profondità ad una distanza approssimativa di uno o due cento yards dall’orlo del banco, e cade in seguito sotto un angolo di 45° ad una profondità grandissima.12 Tuttavia la natura del fondo sembra differente, giacchè quest’ufficiale13 mi assicura che tutti i sondaggi, anche i più profondi, incontrarono il corallo, ma egli non sa se questo fosse vivo o morto. Il declivio intorno all’atoll Christmas (lat. 1°4’ nord – 157°45’ ovest), descritto da Cook,14 è assai meno considerevole; a circa mezzo miglio dall’orlo del banco la profondità media era di circa quattordici tese con un fondo di sabbia fina ed a un miglio essa raggiungeva soltanto da venti a quaranta tese. Si è senza dubbio a questo debole pendìo che deve attribuirsi lo accrescersi, da una parte, della fascia di terra che circonda la sua laguna alla larghezza significante di tre miglia; esso è formato da secche alternate di conchiglie rotte e di coralli simili a quelli della spiaggia marina.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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