Farò osservare che non è questione qui che di inclinazioni conosciute dai sondaggi, e non da casi analoghi a quello di Cardoo, ove la natura del fondo è sconosciuta, e il suo declivio è probabilmente quasi verticale.
Elia de Beaumont,17 che è certo una grande autorità in argomento, ha concluso fondandosi sull’inclinazione sotto la quale la neve rotola in valanghe, che uno strato di sabbia o di limo non può avere alcuna stabilità che a condizione che il suo declivio non sorpassi i trenta gradi. Ma considerando il numero de’ sondaggi che hanno trovato la sabbia intorno agli atoll Maldiva e Chagos, i quali sembrano indicare un angolo di discesa più notevole, e l’inclinazione assai repentina delle secche di sabbia nelle Indie Occidentali, come lo dimostrerò nell’appendice, debbo concludere che la potenza adesiva della sabbia umida si oppone alla sua caduta in proporzione molto maggiore di quella ammessa da Elia de Beaumont. Dalla facilità colla quale la sabbia calcarea si agglutina non è necessario di concludere che il letto di sabbia disgregata sia grosso.
Il capitano Beechey ha notato che il declivio sottomarino è molto minore alle estremità degli atoll assai allungati nel Basso Arcipelago che sui loro fianchi; parlando dell’isola Ducie, egli dice18 che il contrafforte, il quale così può essere chiamato, che è destinato a resistere all’antagonista più potente (le onde del sud-ovest) è molto più largo e si presenta meno scoseso degli altri». In alcuni casi, un’inclinazione minore in certi punti della discesa esterna, per es. alle estremità nord dei due atoll Keeling, è determinata da una corrente dominante che vi accumula un letto di sabbia.
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