Dalla descrizione degli atoll del Basso Arcipelago, contenuta nel viaggio del capitano Beechey, non sembra che nessuna roccia di corallo con conglomerato vi sia stata osservata.
La laguna dell’atoll Keeling è poco profonda; negli atoll del Basso Arcipelago la profondità varia di 20 e 38 tese, e nel gruppo Marshall, secondo Chamisso, di 30 a 35; negli atoll Carolina, essa è un po’ minore. Negli atoll Maldiva, vi sono dei larghi spazi con 45 tese di profondità, ed alcuni sondaggi hanno raggiunto 49 tese. La maggior parte del fondo di molte lagune è formata di sedimento. La profondità è la medesima sopra grandi estensioni, oppure essa varia in modo così insensibile che è evidente che una superficie, di un livello così eguale, non può che essere il risultato di un deposito in seno delle acque. Negli atoll Maldiva questa superficie è assai notevole, come pure in alcune delle isole Caroline e Marshall. Nei primi, dei grandi spazi sono coperti di sabbia e di argilla molle, e Kotzebue parla di argilla trovata in uno degli atoll Marshall. Non vi ha dubbio che quest’argilla non sia un fango calcareo simile a quello dell’isola Keeling, ed a quello delle isole Bermuda, limo che era impossibile di distinguere dalla creta disgregata e che il luogotenente Nelson dice chiamarsi terra da pipe.24
Gli isolotti sembra che si sieno formati in principio nelle località ove le onde agiscono con una forza ineguale sui due lati dell’atoll, ed essi sono generalmente di una lunghezza maggiore sulla riva più esposta.
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