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      Quantunque la presenza di questi banchi annulari coincida coll’apertura dei canali marginali, la teoria della loro formazione, come lo vedremo più tardi, è compresa implicitamente in quella degli atoll principali, dei quali non sono che delle porzioni separate.
      Le lagune di tutti gli atoll alla parte sud dell’Arcipelago sono di 40 a 20 tese più profonde di quelle della parte nord. Questo fatto è meglio dimostrato dall’Addoo, che è l’atoll il quale nel gruppo sta più al sud, giacchè, quantunque non abbia che nove miglia nel senso del suo maggiore diametro, ha una profondità di 39 tese, mentre che tutti gli altri piccoli atoll hanno in confronto delle lagune poco profonde. Non posso assegnare alcuna causa sufficiente a questa differenza di profondità, se non si è quella che la parte sud dello Arcipelago si è abbassata di una quantità più notevole od ha eseguito un movimento più rapido della parte nord, e questa conclusione si accorda col fatto che nel gruppo Chagos, che si trova a 280 miglia ancora più al sud, molti degli atoll sono sommersi, a metà distrutti, e spogliati del corallo vivente. Nella parte centrale e più profonda delle lagune Maldiva, il fondo si compone, come m’informò il capitano Moresby, d’argilla compatta (probabilmente un limo calcareo); più vicino all’orlo è formato di sabbia, e nei canali scavati attraverso il banco è costituito di sabbia, di gres, di conglomerato a grani grossi, e di un poco di corallo vivente. Presso all’esterno del banco, il fondo è sabbioso e discende bruscamente a profondità enorme, che non si può scandagliare.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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