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      Nella maggior parte delle lagune, la profondità è assai maggiore nella parte centrale che nei canali; ma a Tilla-dou-Matte, dove i banchi annulari marginali sono assai distanti fra di loro, la medesima profondità esiste attraverso a tutto l’atoll. Debbo insistere ancora una volta sulla singolare struttura di questi atoll: un gran disco sabbioso e generalmente concavo si eleva a picco dalla enorme profondità dell’oceano, disseminato, in tutta la sua estensione, e percorso simmetricamente sui suoi lati da bacini ovali di roccia di corallo, che rasentano il livello del mare, sono talvolta coperti di vegetazione, e ciascuno dei quali contiene un piccolo lago chiaro e salato.
      Negli atoll meridionali di Maldiva, fra i quali se ne possono distinguere nove maggiori, tutti i piccoli banchi, all’interno delle lagune, salgono sino a fior d’acqua e sono a secco durante le più basse maree; quivi, navigando, non vi è a temere la presenza di banchi sottomarini. Si è una circostanza degna di nota che, in alcuni atoll, per esempio quelli del gruppo vicino a Chagos, nessun banco arriva fior d’acqua; in molti altri casi, ve ne sono pochi che giungono alla superficie, e il resto si trova a delle profondità intermedie. Quando tratterò dell’accrescimento del corallo, tornerò su questo soggetto.
      Sebbene in prossimità dell’arcipelago Maldiva i venti, durante i monsoni, spirino press’a poco contemporaneamente in direzioni opposte, e quantunque, come m’informò il capitano Moresby, i venti dell’ovest sieno i più forti, gli isolotti tuttavia sono quasi tutti situati sulla parte est degli atoll nord, e sulla parte sud-est degli atoll sud.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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