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      2 si è rappresentata una sezione verticale, che va dall’est all’ovest, nella quale la scala delle altezze è stata necessariamente esagerata. Il suo asse maggiore è di 90 miglia marine, ed un’altra linea, condotta nella regione più larga ad angolo retto colla prima, ha una lunghezza di 70 miglia. La porzione centrale si compone di una spiaggia liscia e fangosa, che ha da 40 a 50 tese di profondità, ed è circondata da tutte le parti, ad eccezione di alcune breccie, dai fianchi dirupati di una serie di banchi grossolanamente disposti in cerchio. Questi banchi sono costituiti di sabbia con una debolissima quantità di corallo vivente; la loro larghezza varia da 5 a 12 miglia, e si trovano a circa 16 tese al di sotto del livello dell’acqua; di più essi sono circondati da un terzo banco stretto e scosceso che forma l’orlo di tutto l’insieme. Quest’orlo ha circa un miglio di larghezza, e ad eccezione di due o tre siti dove gli isolotti hanno esistito, è sommerso sotto uno strato d’acqua di 5 a 10 tese. Esso consiste in una roccia liscia e dura, coperta di un debole strato di sabbia; appena vi si trovano traccie di corallo vivente. È scosceso sui suoi due lati e discende a picco esternamente ad una profondità che non si può scandagliare. In un sito, alla distanza di un miglio e mezzo, non si trovò il fondo ad una profondità di 190 tese, ed in un altro, ad una distanza un po’ maggiore, non lo si trovò a 210 tese. Dei piccoli banchi o monticelli, dai fianchi scoscesi, coperti di corallo a vita lussureggiante, si elevano al di sopra dell’area interna al medesimo livello del lato esterno, che, come abbiamo visto, non è formato che di corallo morto.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343