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      Al piede delle montagne centrali si stende generalmente una fascia di terra piana, formata con frequenza di alluvioni pantanosi di una larghezza di uno a quattro miglia. L’orlo è costituito di sabbia derivante da pezzi di corallo e da detriti lanciati dal canale del banco, e da fango limaccioso proveniente dai monti dilavati; è questo un riempimento sul canale, che si può confrontare colla parte bassa ed interna degli isolotti di molti atoll, e la quale è formata dall’accumularsi di materie provenienti dalla laguna. A Hogoleu (fig. 2, tav. I), nell’Arcipelago Caroline,39 il banco, dalla parte sud, non è a meno di venti miglia, all’est di cinque, e al nord di quattordici dalle isole rinchiuse.
      I canali lagunari possono essere confrontati sotto tutti i rapporti alle vere lagune. In alcuni casi essi sono liberi con un fondo liscio formato di sabbia fina; in altri sono invasi da banchi di corallo a rami delicati, che presentano il medesimo carattere generale di quelli che crescono all’interno dell’atoll Keeling. Questi banchi interni si trovano tanto separatamente, come pure, e più di frequente, costeggiano le rive delle alte isole che rinchiudono. La profondità del canale lagunare intorno alle isole della Società varia da 2 o 3 a 30 tese; nella carta di Ulietea, fatta dal Cook,40 è tuttavia rappresentato un sondaggio a 48 tese di profondità. A Vanikoro parecchi sondaggi hanno raggiunto il fondo a 54 tese, ed un altro a 56½ (tese inglesi), profondità che sorpassa di qualche poco quella dell’interno dei grandi atoll Maldiva.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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