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      Sulla costa ovest della Nuova Caledonia il banco (fig. 5, tav. II) ha 400 miglia di lunghezza; e sopra una estensione di parecchie leghe si tiene raramente ad una distanza dalla riva inferiore ad 8 miglia. Presso l’estremità sud dell’isola, lo spazio che separa il banco dalla terra ha 16 miglia di larghezza. La barriera australiana si estende quasi non interrotta sopra una lunghezza di circa 100 miglia; la sua distanza media dalla terra varia fra 20 e 30 miglia; ma in certi siti raggiunge da 50 a 90 miglia. Il gran braccio di mare così limitato ha da 10 a 25 tese di profondità con un fondo di sabbia; ma verso l’estremo sud, nella parte ove il banco è più lontano dalla riva, la profondità raggiunge gradatamente 40 tese e può ammontare, in qualche sito, a più di 60. Flinders ha descritto la superficie del banco come formata da una roccia dura, bianca, e risultante dall’agglomerazione di differenti specie di coralli con punte sporgenti e aspre. Su questa superficie si sono formati alcuni pochi bassi isolotti. L’orlo esterno è la parte più elevata; esso è frastagliato da strette frane, da intervalli, e da canali abbastanza larghi per lasciar passare le barche. Presso l’orlo esterno il mare in molti luoghi è assai profondo; ma al nord, in prossimità della Nuova Guinea, e al sud, la profondità è assai minore, e qui il fondo discende con pendìo graduato a partire dal banco, come è il caso ordinario davanti ai canali navigabili.42
      Vi è nella struttura delle barriere un punto importante che debbo segnalare.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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