Ciò è esatto se non si considera che la superficie del banco in questione; ma si trovano dei punti essenziali di differenza nella mancanza di un canale interno d’acqua profonda, e nella stretta relazione che esiste fra la sua estensione nel senso orizzontale e la discesa sottomarina probabile della terra attigua.
I banchi, che circondano l’isola di Maurizio, offrono un bel tipo di questa classe. Essi si stendono sopra tutta la periferia ad eccezione di due o tre punti dove la costa è quasi a picco e dove, se il fondo del mare presenta, secondo ogni probabilità, il medesimo grado d’inclinazione,46 il corallo non potrebbe trovare alcun appoggio sul quale potersi fissare. Un fatto analogo può qualche volta essere osservato anche nei banchi della classe delle barriere, le quali seguono assai meno esattamente il contorno della terra vicina, come per es., sulla costa sud-est di Tahiti; in questo punto ove la costa è tagliata a picco, il banco che circonda è interrotto sulla costa ovest dell’isola Maurizio, la sola parte che ho visitato; là il banco si trova generalmente ad una distanza di circa mezzo miglio dalla riva; ma, in alcuni siti è distante uno, due e persino tre miglia. Così in quest’ultimo caso, siccome il suolo discende con pendìo dolce dal piede della montagna alla riva del mare, ed i sondaggi fatti al difuori del banco indicano una pendenza sottomarina pure debole, non vi è ragione per ritenere che la base del banco, formata dalla continuazione del sottosuolo dell’isola, si trovi ad una profondità maggiore di quella alla quale i polipi possono cominciare a costruire il banco.
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Maurizio Tahiti Maurizio
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