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      Sulle scogliere frangenti le coste hanno veramente più di 50 o 100 yards di larghezza; la loro superficie è dura, quasi liscia, appena coperta d’acqua a bassa marea; e non vi si trova alcun canale interno poco profondo, simile a quelli delle scogliere frangenti che sono a maggior distanza dalla costa. I frammenti staccati dall’orlo esterno, durante le tempeste, sono gettati al disopra del banco, sulle rive dell’isola. Posso citare come esempi Wateeo, il cui banco è stato descritto da Cook come avente 100 yards di larghezza, e le isole Mauti e Elisabetta50 i cui banchi non hanno che una larghezza di 50 yards: intorno a queste isole il mare è assai profondo.
      Come le scogliere frangenti, le barriere circondano delle isole e fronteggiano le rive dei continenti. Nella carta della costa est dell’Africa del capitano Owen si osservano molte scogliere frangenti; così per uno spazio di circa 40 miglia, da 1°5’ a 1°45’ di latitudine sud, un banco orla la riva ad una distanza media di poco più di un miglio, e per conseguenza ad una distanza maggiore di quella che ordinariamente esiste per i banchi di questa classe; ma siccome la costa non è elevata e il fondo diminuisce assai gradatamente (la profondità ad un miglio e mezzo al difuori del banco non essendo che di 8 a 14 tese), è facile spiegare la sua estensione ad una sì considerevole distanza dalla costa. La descrizione di questo banco segnala l’orlo esterno come formato di parti sporgenti, e all’interno esiste un canale di 6 a 12 piedi di profondità, disseminato di corallo vivente.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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