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      Nelle Indie occidentali, vi sono dei banchi che probabilmente avrei ascritto a queste due categorie, se non vi fosse stata la presenza di grandi banchi piani, situati un po’ al disotto della superficie dell’acqua e pronti a servire di base per la fissazione del corallo; la formazione di tali banchi per l’accumularsi di sedimento era sufficientemente evidente. Talvolta delle scogliere frangenti rivestono e proteggono per conseguenza le basi delle isole corrose dalle onde sino al livello del mare. Secondo Ehrenberg, questo fenomeno si è prodotto sopratutto nelle isole del mar Rosso, che altra volta erano disposte parallelamente alle rive della terra ferma, e racchiudevano nell’interno una laguna d’acqua profonda. In causa di questa disposizione, i banchi, che rivestono attualmente le loro basi, sono situati, relativamente alla terra, come barriere, quantunque non appartengano a questa classe; ma vi sono, io credo, nel mar Rosso, alcune vere barriere. I banchi di questo mare e quelli delle Indie Occidentali saranno descritti nell’appendice.
      In alcuni casi, la configurazione delle scogliere frangenti sembra essere stata modificata notevolmente dal passaggio delle correnti dominanti; il dottor J. Allan mi fa sapere che sulla costa est del Madagascar, quasi tutti i capi e i bassi punti di sabbia possedono un banco di corallo, che si estende, a partire da essi, seguendo una linea sud-ovest e nord-est parallela alle correnti che regnano su questa riva. Sarei disposto di credere che l’influenza delle correnti avrebbe per risultato di produrre, in una direzione determinata, l’estensione di fondamenta proprie alla fissazione del corallo.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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