I rapporti che determinano la formazione dei banchi sopra una riva, per il forte accrescimento delle specie di corallo, devono essere assai complessi, nonchè inesplicabili, nello stato attuale delle nostre imperfette cognizioni. Da queste considerazioni possiamo dedurre che dei cambiamenti, inaccessibili ai nostri sensi, nello stato del mare, potrebbero distruggere tutti i banchi di corallo in una data località, e farli apparire in un’altra; gli oceani Pacifico ed Indiano, p. es., potrebbero divenire così poveri di banchi di corallo, come lo è ora l’oceano Atlantico, senza che noi potessimo trovare la causa di un tale cambiamento.57
Alcuni naturalisti hanno tentato di studiare, quale sia la parte del banco più favorevole all’accrescimento del corallo. Intorno all’atoll Keeling, le grandi pareti di Porites viventi e di Millepora si trovano esclusivamente al limite estremo del banco; nella regione battuta dai marosi che si succedono senza tregua, e il corallo vivente non forma in nessun altro sito delle solide masse. Alle isole Marshall, le specie più grandi di coralli (sopratutto una specie d’Astraea, genere assai vicino al genere Porites), «le quali formano delle roccie, che misurano parecchie tese di profondità», cercano, secondo Chamisso,58 i punti più esposti alla maggior violenza dei marosi. Ho detto che l’orlo esterno dell’atoll Maldiva si compone di coralli viventi (di cui alcuni, se non tutti, sono della stessa specie di quelli dell’atoll Keeling), e quivi i marosi sono così violenti che anche le grandi navi, per la sola azione del mare, sono state sollevate e gettate a secco sul banco, circostanza che permetteva alla gente di bordo di salvare la propria vita.
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