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      Questa proprietà spiega chiaramente, perchè il banco di molti atoll dalla parte sotto il vento, e per conseguenza meno esposta, è meno perfetto, in confronto di quello che si trova dalla parte ad esso esposta; analogamente si può spiegare la presenza di un maggior numero di brecce nell’arcipelago Maldiva, sui fianchi degli atoll situati l’uno di fronte all’altro, e per conseguenza mutuamente protetti.
      Se la questione fosse stata quella di dire in quali condizioni il maggior numero di specie di corallo, non tenendo conto della loro grossezza e della loro forza, si è sviluppato, risponderei: probabilmente nelle condizioni esposte da Quoy e Gaimard, cioè nelle località ove l’acqua è tranquilla ed il caldo intenso. Il numero delle specie di coralli nei mari tropicali deve essere assai grande; nel solo mar Rosso, secondo Ehrenberg62 furono scoperte 120 specie.
      Il medesimo autore ha osservato che il reflusso del mare da una costa scoscesa è dannoso all’accrescimento del corallo, benchè non lo sieno le onde che invadono un banco. Ehrenberg afferma pure che nei punti ove esiste molto sedimento posto in guisa che le onde possano agitarlo, corallo ve ne ha poco o niente; e nello spazio di alcuni giorni egli vide perire tutta una serie di individui viventi da lui collocati sopra una sponda sabbiosa.63 Avrò tuttavia ben presto occasione di ricordare un’esperienza, nella quale si videro rapidamente sviluppare in superficie sopra un banco di sabbia delle grandi masse di corallo vivente, antecedentemente protette da una serie di pali.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Maldiva Quoy Gaimard Rosso Ehrenberg Avrò