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      È assai notevole che il signor C. Lyell,101 anche nella prima edizione dei suoi Principii di geologia, concludeva che l’abbassamento nel Pacifico deve essere stato maggiore del sollevamento, in causa della poca estensione di terre che vi si trovano, in rapporto alla potenza degli agenti che lavorano alla loro formazione, cioè l’accrescimento del corallo e l’azione vulcanica. Ma, quantunque l’abbassamento possa spiegare un fenomeno altrimenti non spiegabile, si può chiedere se esistano delle prove dirette d’un simile movimento in questi spazi. Non bisogna, del resto, sperare di trovare simili prove, giacchè, eccettuato nei paesi da lungo tempo civilizzati, è sempre difficile di scoprire un movimento il cui risultato è di nascondere la parte studiata. Quanto a lungo non potè sottrarsi all’attenzione di barbare e semicivilizzate nazioni un lento movimento, e persino un tale sollevamento come quello che subisce ora la Scandinavia!
      Williams102 insiste fortemente sul fatto che le tradizioni degli indigeni, che egli raccolse con gran fatica, non accennano all’apparizione di nessun’isola nuova: ma, colla teoria d’un abbassamento graduato, tutto ciò che apparirebbe, sarebbe questo: l’acqua si distende talvolta lentamente sulla terra, e la terra ricupera di nuovo la sua estensione primitiva per l’accumularsi di detriti, e forse in qualche caso un atoll sormontato d’isolotti di corallo si converte in un banco annulare nudo o sommerso. Tali cambiamenti avverrebbero naturalmente nei periodi in cui il mare si elevasse al disopra del suo livello normale, durante una tempesta molto violenta, e sarebbe assai difficile di distinguere gli effetti prodotti dalle due cause.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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