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      Posso qui far osservare che un banco formato, sia di roccia, sia di sedimento indurito, situato al livello della superficie del mare e orlato di corallo vivente, sarà immediatamente convertito per abbassamento in un atoll, senza passare, come è il caso per le coste di un’isola di un bacino circondato, per la forma intermediaria di barriera. Se, come l’ho fatto osservare prima, un simile banco si trovasse sommerso di alcune tese, il semplice accrescimento del corallo produrrebbe senza l’intervento dell’abbassamento una struttura che appena lo lascierebbe distinguere da un atoll vero, giacchè i coralli dell’orlo esterno, in causa della loro libera esposizione alle onde del mare aperto, crescerebbero più vigorosamente e tenderebbero a formare un anello continuo, mentre che l’accrescimento delle specie più delicate sull’area centrale sarebbe arrestato dalla formazione del sedimento e dall’agitarsi di questo in causa delle onde; divenendo lo spazio meno profondo, il loro accrescimento sarebbe arrestato dalla impurità del mare, e probabilmente dalla piccola quantità di alimenti apportati dalle correnti indebolite. L’abbassamento d’un banco, che riposasse sopra una secca di questa natura, darebbe profondità alla parte centrale o laguna, ripidezza ai fianchi, e per il libero accrescimento del corallo, simmetria all’insieme della formazione; ma, come abbiamo visto, i più grandi gruppi di atoll degli oceani Pacifico e Indiano non possono essere stati formati sopra banchi di questa natura.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Pacifico Indiano