La serie graduale che, secondo me, indica il cammino del processo, non può osservarsi che nella metà nord del gruppo, parte nella quale gli atoll hanno degli orli imperfetti composti di banchi separati aventi forma di bacini. Dalle informazioni che ho ricevuto dal capitano Moresby, le correnti marine si precipitano contro questi atoll con una forza considerevole, e spingono il sedimento da un orlo all’altro durante i monsoni, e ne trasportano molto verso il mare; tuttavia si è sui loro fianchi che le correnti battono colla maggior forza. È storicamente noto che questi atoll hanno esistito lungamente nel loro stato attuale; del resto si comprende come essi possano rimanere in tale situazione, anche durante un lento abbassamento, in causa dell’accrescimento continuo dei coralli; e per il fatto che la laguna è rimasta circa alla sua profondità originaria in seguito all’accumularsi del sedimento. Ma, durante l’azione delle forze così giustamente equilibrate, sarebbe strano che le correnti del mare non si fossero tracciate un passaggio diretto attraverso ad alcuni di questi atoll per le numerose e larghe breccie che tagliano i loro orli. Appena ciò accade i canali così formati vengono sprofondati allontanando il sedimento più fino ed impedendo che si accumuli. I fianchi dei canali sono del pari ben presto disposti in un pendìo analogo a quello dei lati esterni, giacchè si trovano esposti alla medesima forza da parte delle correnti. In queste circostanze, un canale simile al canale biforcato che divide Mahlos Mahdoo (tav.
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Moresby Mahlos Mahdoo
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