Questi differenti casi hanno, io credo, fra di loro una relazione intima, e dessi possono essere spiegati tutti colla medesima causa, cioè a dire l’abbassamento.
Noi vediamo che in quelle parti dell’Oceano dove i banchi di corallo sono più abbondanti, un’isola è circondata, mentre che un’altra vicina non lo è, e che, nel medesimo arcipelago, tutti i banchi sono più perfetti in una parte che in un’altra, per es., nella metà sud confrontata colla metà nord dell’arcipelago Maldiva, come pure sulle coste esterne confrontate colle coste interne della doppia fila d’atoll, nel medesimo arcipelago. L’esistenza degli innumerevoli polipai formanti un banco dipende dall’alimentazione ch’essi trovano, e sappiamo pure ch’essi stessi divengono la preda di altri esseri organizzati, e che alcune cause di natura inorganica sono assai dannose al loro accrescimento.
Si può dunque aspettarsi che i polipai costruttori del banco restino vivi perpetuamente in un sito durante il periodo dei cambiamenti ai quali la terra, l’aria e l’acqua sono assoggettati; e potè ciò accadere durante un abbassamento progressivo, al quale, secondo la nostra teoria, questi banchi e queste isole sono stati esposti? Se un tale abbassamento, ad una certa epoca, fosse divenuto maggiore della forza di ascesa dei polipai, la morte del banco ne sarebbe stata la conseguenza, e sarebbe stato strano che non ne avessimo trovato alcuna prova. In questo caso, non è punto improbabile che i coralli perissero talvolta sopra tutto o sopra una parte d’un banco.
| |
Oceano Maldiva
|