In questo modo si può seguire la storia di un atoll attraverso alle differenti fasi della sua esistenza, dalla sua origine fino alla sua morte e obliterazione finale.
Obbiezioni alla nostra teoria sulla formazione degli atoll e delle barriere. – Molti saranno probabilmente maravigliati dell’ingente somma di abbassamento tanto in estensione che in profondità determinato dalla sommersione di ogni montagna, anche la più alta, negli immensi spazi d’oceano, attualmente disseminati di atoll, e vi troveranno materia per una forte obbiezione alla nostra teoria. Ma siccome dei continenti così grandi degli spazi che si suppone essersi abbassati si sono elevati al disopra del livello del mare, – siccome delle regioni intere si sollevano attualmente, così ad esempio, la Scandinavia e l’America meridionale, – e siccome non si può addurre alcuna ragione per spiegare perchè l’abbassamento non potesse essere in alcune località della crosta terrestre tanto esteso quanto il sollevamento, questa obbiezione ha poco valore. Ciò che vi è di notevole si è che un movimento d’abbassamento in così grande misura, e con una intensità così pronunciata si sia prodotto in un periodo durante il quale i coralli hanno continuato ad aggiungere, col loro accrescimento, del materiale ai medesimi banchi. Si potrebbe forse muovere un’altra obbiezione alla teoria, ma meno evidente: e si è che malgrado il lungo periodo d’abbassamento al quale si suppone che certi atoll e barriere sono stati assoggettati, le loro lagune e canali delle lagune sono raramente pervenuti ad eccedere 40 e giammai 60 tese di profondità. Ma se la nostra teoria è degna di considerazione, siccome già ammettemmo che la rapidità di abbassamento non ha ordinariamente ecceduto quella dell’accrescimento ascensionale dei robusti coralli che crescono sugli orli del banco, basterà inoltre supporre che questa rapidità non abbia mai ecceduto quella colla quale le lagune ed i canali lagunari tendono a riempirsi per l’accrescimento dei coralli delicati qui viventi e per l’accumularsi del sedimento.
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