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      Per un livello stazionario è difficile addurre altre prove all’infuori delle negative; ma per una recente elevazione, i resti marini situati al disopra del livello del mare ne forniscono una prova certa. Si può domandarsi tuttavia, se le coste frangiate forniscano sempre una tale prova. Gli spazî che si sono abbassati, come ce lo mostra la presenza di atoll e di barriere, e gli spazî che sono rimasti stazionari o si sono elevati, come ce lo indicano le scogliere frangenti, hanno essi fra di loro una relazione determinata? Esiste una relazione qualunque fra gli spazi di recente abbassamento o di recente elevazione, e la presenza di crateri vulcanici in attività? Queste diverse questioni saranno esaminate nel capitolo seguente.113
      [113 Approfitto di quest’occasione per esaminare brevemente l’aspetto che presenterebbe probabilmente una sezione verticale e profonda, praticata attraverso ad una formazione di corallo (mi riporto principalmente ad un atoll) costituita dall’accrescimento ascensionale dei coralli, durante degli abbassamenti successivi. Si è questo un soggetto degno di attenzione, perchè offre un mezzo di confronto cogli antichi strati di coralli. La parte periferica sarebbe formata di specie assai forti poste in una situazione verticale, coi loro interstizi riempiuti di detriti; ma questa sarebbe la più soggetta a subire una denudazione ulteriore e degli spostamenti. È inutile il discutere quanta parte della porzione esterna del banco annulare si componga di coralli ritti, e quanta di roccie frammentarie, giacchè ciò dipenderebbe da molte accidentalità, – fra le altre, per es., dalla rapidità dell’abbassamento potendo casualmente permettere un nuovo accrescimento del corallo fino a coprire la superficie intera, e dalla forza delle onde, la quale potrebbe essere sufficiente per lanciare dei frammenti sopra questo medesimo spazio.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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