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      Si troverebbero pure delle grandi conchiglie di alcune specie di Tridacna, piantate verticalmente nella roccia solida, posizione nella quale esse vivevano. Possiamo pure attenderci di trovare negli strati formati nella laguna una mescolanza di resti d’animali, i quali hanno appartenuto gli uni a delle specie pelagiche, e gli altri a delle specie littorali, giacchè si vedono galleggiare nelle lagune di molti atoll della pomice e dei semi di piante provenienti da contrade lontane; alla costa esterna dell’atoll Keeling, presso all’imboccatura della laguna, è stato portato a galla dallo scandaglio un pteropodo pelagico. Tutti questi blocchi di corallo staccati all’atoll Keeling erano solcati da animali vermiformi; e siccome ogni cavità finisce senza dubbio per riempirsi di calcare spatico, delle piastre di questa roccia mostrerebbero probabilmente, se fossero pulite, le escavazioni prodotte da questi animali perforatori. I letti di roccia di corallo conglomerato e finamente granuloso sarebbero duri, sonori, bianchi e composti di materia calcarea quasi pura; in alcune località giudicando dai campioni provenienti dall’atoll Keeling, avrebbero in sè probabilmente una piccola quantità di ferro. Ho visto un conglomerato che si forma attualmente sulle rive degli atoll Maldiv
      a, il quale somigliava al conglomerato calcareo del Devonshire. Delle pomici galleggianti, delle scorie, e talora delle pietre trasportate nelle radici degli alberi (vedi il mio Viaggio di Ricerche, pag. 549) sembrano essere le sole fonti da cui provengono materiali stranieri portati verso le formazioni di corallo, che si trovano nel mare aperto.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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