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      Sotto l’influenza di questa medesima causa, gli strati che s’erano formati nelle lagune degli atoll e nei canali lagunari delle barriere e che devono consistere in gran parte di materia sedimentaria, si conserverebbero più di sovente attraverso ai secoli successivi, del solido banco esterno composto di robusti coralli situati in stazione verticale, quantunque sia da questa parte esterna che dipendono attualmente l’esistenza e il nuovo accrescimento degli atoll e delle barriere.]
     
     
      CAPITOLO VI.
      DISTRIBUZIONE DEI BANCHI DI CORALLO IN RAPPORTO ALLA TEORIA DELLA LORO FORMAZIONE.
     
      Descrizione della carta colorata. – Grande vicinanza degli atoll e barriere. – Relazione di forma e di posizione degli atoll colle isole ordinarie. – Difficoltà di scoprire una prova diretta d’abbassamento. – Prova di recente elevazione delle scogliere frangenti. – Oscillazioni del livello. – Mancanza di vulcani attivi nelle aree d’abbassamento. – Immensità degli spazi che hanno provato un sollevamento od un abbassamento. – Loro relazione colla distribuzione attuale della terra. – Località d’abbassamento allungate. – Loro intersezione e loro alternanza con quelle di sollevamento. – Valore e piccola velocità dell’abbassamento necessario. – Ricapitolazione.
     
      Sarà utile di dare prima di tutto una breve descrizione della carta degli oceani Pacifico e Indiano annessa a quest’opera (tav. iii); una descrizione completa colle date114 per colorire ogni località è stata riservata per l’Appendice, ed ogni stazione designata nel testo può essere trovata nell’indice.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Relazione Difficoltà Prova Oscillazioni Mancanza Immensità Località Valore Ricapitolazione Pacifico Indiano Appendice