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      Nel mar Rosso però tali banchi sembrano avere formato le porzioni d’una barriera altra volta continua. Esistono pure, disseminati nell’oceano aperto, alcuni banchi lineari irregolarmente formati, che sono probabilmente, come l’ho dimostrato nel capitolo precedente, dei resti d’atoll; ma siccome non possono essere collocati con tutta certezza in questa classe, così non sono stati colorati; sono tuttavia poco numerosi e di dimensioni insignificanti. Finalmente alcuni banchi non furono colorati per mancanza di informazioni; e taluni perchè presentano un carattere intermediario fra le barriere e le scogliere frangenti. La importanza della carta si trova diminuita in proporzione del numero dei banchi che fui obbligato di lasciare senza colorazione, ma il numero non è molto grande, come si vedrà confrontando la carta con quanto verrà esposto nell’Appendice. Ho trovato più difficoltà a colorire le scogliere frangenti che a colorire le barriere, giacchè le prime, in causa della loro debole estensione, non hanno attirato molto su di sé l’attenzione dei navigatori. Siccome ho dovuto attingere le mie informazioni da tutte le sorgenti possibili, non oso sperare che la carta sia scevra di errori. Tuttavia ritengo che darà un concetto approssimativamente esatto della distribuzione generale dei banchi di corallo alla superficie della terra (ad eccezione di alcune scogliere frangenti situate sulle coste del Brasile, che i limiti della carta non hanno permesso di rappresentare) e del loro aggruppamento in tre grandi classi, le quali quantunque abbiano necessariamente dei limiti mal definiti, in causa della natura medesima degli oggetti classificati sono state adottate dalla maggioranza dei viaggiatori.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Rosso Appendice Brasile