Questo limite concorda, senza difficoltà, colle fondamenta che servono di base ad una scogliera frangente; mentre che per le barriere e gli atoll si è in questo punto che risiede la maggior difficoltà; per le barriere essa risulta dall’improbabilità che delle roccie o delle secche di sedimento si sieno in ogni caso estese di tanto verso il mare da giungere alla profondità necessaria; e per gli atoll essa risulta dall’immensità degli spazî sui quali sono disseminati, e dall’evidente necessità di ammettere ch’essi abbiano tutti per base delle sommità di montagne che, quantunque si trovino assai vicine alla superficie del mare, non la sorpassano in nessun caso. Per sfuggire a quest’ultima alternativa, che implica la necessità dell’esistenza di catene di montagne sottomarine aventi quasi ovunque la medesima altezza, e sviluppantesi sopra un’estensione di parecchie migliaia di miglia quadrate, non vi è che una sola ipotesi: quella dell’abbassamento prolungato delle fondamenta sulle quali gli atoll si sono in principio formati, combinato coll’accrescimento di ascesa dei coralli costruttori di banchi. In tal guisa ogni difficoltà scomparisce; e facilmente si spiega la conversione delle scogliere frangenti in barriere, e di queste in atoll appena che l’ultima sommità di terra scomparisce sotto alla superficie delle acque.
Si spiega pure così la struttura in forma di muro delle coste interne degli atoll e barriere, – la forma di bacino o di anello dei banchi dell’orlo e del centro degli atoll Maldiva, – l’unione di alcuni atoll come per mezzo di un nastro di banchi, – la divisione apparente di alcuni altri, – il contorno ordinario dei gruppi di atoll e le loro forme generali.
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Maldiva
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