I. Williams mi informa però che dei banchi di corallo si trovano in masse irregolari lungo le coste, ma che però essi non formano una fascia continua come intorno a Mangaia ed in altri casi simili di isole circondate. Sembra, dalle carte che accompagnano il viaggio di La Peyrouse, che le rive nord di Savaii, Maouna, Orosenga e Manua siano circondate di banchi. La Peyrouse, parlando di Maouna (p. 126), dice che il banco di corallo, che circonda le sue rive, tocca quasi la costa ed è aperto di faccia ai piccoli seni e fiumi formando così dei passaggi per i canotti e probabilmente anche per le barche. Più avanti (p. 159) egli estende la medesima osservazione a tutte le isole che ha visitate. – Williams, nelle sue Narrative, parla di un banco che circonda una piccola isola attaccata a Oyolava: tutte queste isole sono state colorate in rosso. Freycinet dà una carta dell’isola Rose all’estremità est del gruppo, dalla quale avrei creduto che quest’isola fosse stata un atoll; ma secondo Couthouy (Remark’s, p. 43), essa si compone di un banco, di una lega soltanto di circuito, sormontato di alcuni pochi e bassi isolotti; la laguna è assai poco profonda ed è disseminata di numerosi grossi ciottoli di roccia vulcanica. Quest’isola però si compone probabilmente d’un banco di roccia, coperto di alcuni piedi d’acqua, avente l’orlo esterno circondato di banchi; essa non può essere propriamente classificata fra gli atoll, nei quali, come abbiamo ragione di credere, le fondamenta si trovano sempre ad una maggior profondità di quella alla quale possono vivere i polipi che costituiscono i banchi; l’isola è lasciata senza colore.
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