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      Il banco Beveridge (20° S., 167° O.) è descritto nel Naut. Mag. (maggio 1833, p. 442) come avente 10 miglia di lunghezza dal nord al sud, e 8 di larghezza; «all’interno del banco l’acqua apparisce profonda»; in prossimità dell’angolo S.-O. vi è un passaggio: questo banco sembra essere un atoll sommerso ed è colorato in azzurro.
      L’isola Savage (19° S., 170° O.) è stata descritta da Cook e Forster. Il giovane Forster (vol. II, p. 163) dice ch’essa ha circa 40 piedi di altezza; egli ritiene che essa racchiuda una bassa spianata, che era altravolta la laguna. J. Williams le diede 100 piedi di altezza e m’informa che il banco, che circonda le rive, somiglia a quello che circonda Mangaia; è colorata in rosso.
      Isole della Società. – Isola Pylstaart: giudicando dalla carta dell’Atlante di Freycinet, avrei supposto ch’essa fosse stata regolarmente circondata; ma siccome non è fatta menzione di banchi di corallo nella Memoria Idrografica (nè nel Viaggio di Tasman, lo scopritore), l’ho lasciata senza colore. – Tongatabou: nell’Atlante del viaggio di Astrolabe, tutta la costa sud dell’isola è rappresentata come se fosse strettamente circondata dal medesimo banco che forma una vasta piattaforma sulla costa nord. Ho di già tentato di spiegare l’origine di quest’ultimo banco, che per errore potrebbe essere stato preso per una barriera, quando ho dato delle prove della recente elevazione di quest’isola. – Nelle carte di Cook, la piccola isola lontana Eoaigee è rappresentata come circondata; è colorata in rosso.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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