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      Mag., 1841, pag. 440) come aventi una grande estensione, una forma circolare e «dell’acqua calma all’interno, che forma probabilmente una laguna di notevole estensione». Dalla parte ovest esiste una breccia, dove probabilmente vi è una entrata; l’acqua è assai profonda davanti a questi banchi; colorati in azzurro.
      Andando verso l’ovest lungo la grande catena vulcanica dell’Arcipelago indiano orientale o Malese, lo stretto di Solor è rappresentato come frangiato in una carta pubblicata da Dalrymple e tratta da un manoscritto olandese; come lo sono del pari alcune parti di Flores, Adenara e Solor. Horsburgh parla di coralli che crescono sopra queste coste; per conseguenza non dubito che questi banchi sieno di corallo, e li ho colorati in rosso.
      Horsburgh ci dice (vol. II, p. 602) che una plaga di natura corallina limita le sponde della baja Sapy. Secondo il medesimo autore (p. 610) l’isola di Timor-Young sarebbe frangiata sulla costa nord di Sambawa; e sembra pure (p. 600) che la città di Bally, in Lombock, sia fronteggiata da un banco che si estende lungo la costa alla distanza di 100 tese, e sia attraversato da canali per il passaggio di battelli; queste differenti località sono state perciò colorate in rosso. – Isola Bally: da una carta manoscritta olandese di Giava, fatta sopra una grande scala dal dottor Horsfield, che ebbe la compiacenza di mostrarmela a India-House, appare che le coste ovest, nord e sud di quest’isola sono regolarmente frangiate da un banco (vedi pure Horsburgh, vol.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





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